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Sakushinkan
La scuola che coltiva lo spirito
Il Sakushinkan è una scuola di arti marziali che origina dalle scuole antiche, denominate koryu, che di essa ne costituiscono le sorgenti più remote e marziali.
La percezione della pratica marziale moderna come incompleta e la volontà di ritornare ad un metodo e una filosofia più ancorati alla tradizione hanno portato alla fondazione della scuola Sakushinkan nel 2000 da parte del Venerabile Seiun, monaco buddhista e maestro di discipline marziali. Egli ha ricevuto gli insegnamenti diretti di Kaminaga Shigemi Sensei, a sua volta allievo di Ueno Takashi Sensei, maestri appartenenti al lignaggio di Takamatsu Toshitsugo Sensei. I legami infatti più forti della scuola si instaurano con l'Amatsu Tatara e lo Shugendo: il primo, un insieme di saperi sulla formazione omnicomprensiva della persona; il secondo, un sentiero di pratica che affonda le radici nella storia degli yamabushi, i monaci di montagna.
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Il fine principale di questi insegnamenti è quindi quello di costruire, passo a passo, l’interiorità dell’individuo, costituendo un potente mezzo educativo che sostiene e indirizza la formazione e la crescita personali. Difatti, il significato della parola Sakushinkan rimanda a una “scuola che coltiva lo spirito”, nello specifico quello spirito che è l’asse portante degli insegnamenti e dell’esperienza provenienti dall’Oriente, specialmente dal Giappone.
Sakushinkan Budo
Il metodo di pratica della scuola
Il Sakushinkan Budo è il metodo di addestramento marziale tradizionale secondo scuole sino-giapponesi della scuola Sakushinkan. La principale funzione del metodo è la formazione omnicomprensiva dell’individuo, che lavora su tre sfere d’azione: marziale, spirituale e medica.
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La sfera marziale, Bumon, prevede la pratica del Sogo Bujutsu, ossia l’insieme di molteplici arti della guerra, con e senza armi. Questa sfera origina dagli insegnamenti di diverse Koryu, le scuole antiche. Gli insegnamenti di queste scuole sono successivamente confluiti nella tradizione dell’Amatsu Tatara, il cui lignaggio viene proseguito dalla nostra scuola.
La sfera marziale include lo studio del Nio Shin Ryu che comprende le discipline di combattimento a mani nude, tra cui il Taijutsu, il Jujutsu, il Kempo, il Karatejutsu e il Goshinjutsu. Si studiano inoltre, all'interno dei programmi Kobudo, le discipline armate, secondo la tradizione, derivata da diversi ryu, di studio delle 18 armi: si insegna infatti l’uso dei bastoni (Bojutsu), delle spade (Kenjutsu), e di altri generi di armi (es. Naginatajutsu, Shurikenjutsu, Tantojutsu, Kusarifundojutsu).
La sfera spirituale, Shumon, segue gli insegnamenti dello Shugendo, la via dei monaci di montagna (Yamabushi) e comprende principalmente la pratica di tecniche meditative.
In ultimo, la sfera medico-riequilibrativa, lo Yakumon, dove si radunano le conoscenze relative al metodo Onmyodo, include alcune manovre di digitopressione, percussione, strofinamento e l'utilizzo di oli per medicamento. Vi rientrano inoltre esercizi di kiko, do-in, taiso, utili a ristabilire il giusto flusso energetico mantenendo così l'organismo in salute.
Tempio Tenryuzanji
Fin dalla sua nascita, un legame profondo unisce il Sakushinkan con il tempio buddhista Tenryuzanji. Questo luogo sacro svolge il ruolo di sede principale della nostra scuola, o Honbu Dojo: è infatti questo posto che ospita la pratica intensiva durante i ritiri marziali denominati Sesshin.
Il tempio non si presenta però unicamente come luogo di pratica marziale, esso è anche la dimora spirituale del Sakushinkan, da cui gli allievi, non necessariamente buddhisti, traggono gli insegnamenti e le pratiche per la propria crescita interiore, sotto la guida del maestro ven. Seiun. Nonostante il lato religioso sia chiaramente presente tra le mura del tempio, per il Sakushinkan questo luogo è nato con propositi affini ma non identici: formare marzialmente e guidare spiritualmente la crescita interiore dei propri allievi. Di fatto, è qui che avviene il contatto più immediato con la tradizione del lignaggio che il Sakushinkan prosegue.
Tuttavia, il ruolo del Tenryuzanji abbraccia e oltrepassa i confini della nostra scuola: il tempio è infatti luogo di meditazione, studio, silenzio, raccoglimento, benessere e ascolto per moltissime persone, dove poter fare esperienza diretta di preghiera, meditazione e altre attività con finalità di crescita interiore.
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