Ven. Seiun
Il ven. Seiun è monaco buddhista, noto in Italia anche come maestro di antiche arti marziali tradizionali giapponesi, secondo gli insegnamenti tramandati da Takamatsu Toshitsugu Sensei. Egli prosegue infatti il lignaggio dell’ Amatsu Tatara, che prevedeva una formazione omnicomprensiva dello Shidosha - il maestro delle vie - nelle “tre sfere”: la marziale, la curativa e la spirituale.
Il percorso Marziale
Gli inizi
Il ven. Seiun comincia la pratica marziale sperimentando il judo, poi il karate e in seguito l’aikido. Dalle discipline moderne del budo inizia il suo percorso nel bujutsu frequentando la scuola del maestro Bargigli a Roma. Tuttavia, la ricerca di un percorso più vicino alla tradizione lo porta a entrare prima nella federazione Bujinkan, poi in quella Genbukan fino al 1999, sotto la guida di Shoto Tanemura Sensei, che gli assegna l’incarico di dojo-cho (responsabile dei luoghi di formazione) e da cui riceve il nome marziale di Yuga.
Il giappone
Non ancora soddisfatto del suo percorso di crescita marziale, mosso da speranza e intuizione, il monaco prosegue la propria ricerca di un maestro che più lo avvicini all’antica fonte. L’intuito lo conduce a trovare un discepolo del lignaggio di Iwami Nangaku Sensei, compagno di pratica di Takamatsu Sensei; Takatsuka Eichoku Sensei: con lui pratica secondo gli insegnamenti del Kukishin ryu fino al 2003.
L'approdo
Non è questo però il termine del percorso: l’approdo ad un punto fermo è infatti l’incontro con l’erede diretto di Ueno Takashi Sensei, Kaminaga Shigemi Sensei. E’ proprio da quest’ultimo che il monaco Seiun viene accettato all’interno del suo dojo nel 2004, divenendo dal 2005 il primo discepolo personale di origine occidentale al seguito di Kaminaga Sensei. Rimarrà suo allievo fino all’anno della morte di Kaminaga Sensei, nel 2014.
Sakushinkan
Il monaco Seiun fonda inoltre già nel 2000 la scuola Sakushinkan, che presiede con l’obiettivo di preservare gli insegnamenti guerrieri giapponesi, organizzando corsi di arti marziali antiche così come di goshinjutsu (difesa personale e prevenzione del pericolo) e corsi dedicati a tecniche di medicina cinese e giapponese tradizionale.
Negli anni il monaco mette a punto il Sakushinkan Budo, il metodo formativo omnicomprensivo della scuola Sakushinkan per la trasmissione degli insegnamenti dell’antico lignaggio.
Percorso Spirituale
Gli inizi
Il monaco Seiun inizia il suo percorso in ambito religioso in concomitanza con la crescita marziale, ricevendo i primi concetti di filosofia orientale direttamente in dojo. Successivamente, cresce la sua attenzione per questi temi e comincia a frequentare, all’età di 20 anni, centri buddhisti di tradizione tibetana gelugpa e della tradizione giapponese soto-shu zen presenti in Italia. Contestualmente alla ricerca nell’ambito marziale, nel 1999 egli si reca in Giappone, dove viene accettato dall’ordine shugendo.
Shugendo
In seguito ad un periodo di noviziato riceve l'ordinazione di yamabushi (monaco di montagna) e assume il nome religioso di Seiun. Alcuni anni più tardi, diviene discepolo personale del Daisendatsu ven. Shimazu Kokai, 87° abate del tempio Kotakuji dello Haguro Shugendo, ricevendo da questi il nome di Dosho. Ancora oggi mantiene un rapporto di discepolato con questo maestro, approfondendo le pratiche e gli insegnamenti del buddhismo di montagna.
Tendai
Nel 2004, tramite una lettera di presentazione, viene introdotto dal suo maestro al Ven. Ichishima Shoshin, 36° Maestro abate del tempio Senzoji Tenryuzan e kangaku (consigliere) dell’ordine Tendai-shu (scuola Mahayana-Vajrayana), diventando suo discepolo personale. Due anni più tardi, è dallo stesso Ven. Shoshin che viene ordinato monaco col nome di Fushin.
Il Ven. Seiun viaggia con frequenza in Giappone per continuare ad attingere dagli insegnamenti del Ven. Shoshin, con cui ha uno stretto rapporto di discepolato.
Tenryuzanji
Anni più tardi, nel 2008, il monaco Seiun va in Sri Lanka, dove riceve l'ordinazione dal Gran Maestro il ven. Akmimana Dhammapala Maha Thero, secondo la piattaforma del Vinaya Theravada. Nel 2015 dà vita al tempio buddhista Tenryuzanji di Cinte Tesino (TN), di cui è guida spirituale ed abate, partecipando inoltre ai tavoli interreligiosi di Trento, Rovereto e Bolzano.
Il ven. Seiun si identifica di fatto nella figura del sohei, il monaco guerriero, che concilia come sua pratica sia gli insegnamenti delle arti marziali che quelli della filosofia religiosa buddhista.